La Air Jordan 4 è stata un lancio speciale per Nike. Rilasciata nel 1989, è stata la prima sneaker della gamma Air Jordan a essere venduta in tutto il mondo. Michael Jordan le utilizzò per una dichiarazione indimenticabile durante i playoff del 1988/89, nella partita decisiva: un buzzer beater che eliminò i Cleveland Cavaliers dai playoff. Questo momento è passato alla storia del basket come "The Shot".
Il grande successo della Air Jordan 1 ha spinto Nike a rilasciare un secondo modello: la Air Jordan 2. Anche questa sneaker è stata disegnata per la leggenda dell'NBA Michael Jordan. Peter Moore e Bruce Kilgore si occuparono del design. Pubblicata nel 1986 e prodotta in Italia, la Air Jordan 2 non ebbe un inizio facile. Essendo il successore della Air Jordan 1, le aspettative erano molto alte. Non fu subito accolta con entusiasmo, quindi si trattò più di un amore a seconda vista.
Le vibrazioni del basket sono chiaramente visibili nella Nike Dunk High. È apparsa in un periodo in cui il basket universitario era un elemento estremamente importante della cultura giovanile. Tutti volevano identificarsi con la propria squadra e mostrarla al mondo esterno. A tal fine, nel 1985 il designer Peter Moore e un team di talento progettarono una sneaker che venne chiamata "College Color High" e che ebbe un enorme successo.
La Nike Dunk Low risale a un modello disegnato da Peter Moore nel 1985 per il campo da basket e per i tifosi - nei dodici colori dei principali college. La sneaker era un chiaro riferimento all'amore per il basket. Poi è successo qualcosa di inaspettato: gli skateboarder hanno iniziato a indossare la Nike Dunk con una silhouette bassa, ovvero la Dunk Low.
Cosa hanno in comune un aereo e una scarpa da ginnastica? A prima vista, molto poco. Con la Nike Air Force 1 le cose sono un po' diverse. Il suo nome è ispirato all'aereo presidenziale Air Force One. L'Air Force One è un aereo leggendario e anche la scarpa Nike è diventata una leggenda tra gli appassionati di sneaker.
Questa sneaker ha fatto la storia: La Air Jordan 1 fu sviluppata per il giocatore di basket Michael Jordan, che all'epoca (1985) brillava con i Chicago Bulls ed era sotto contratto con Nike. La scarpa rossa e nera, che Michael Jordan indossò da quel momento in poi durante le sue partite, fece scalpore, e non solo tra i suoi fan: La combinazione di colori non era infatti consentita dall'NBA, in quanto il codice di abbigliamento prevedeva che le scarpe in campo dovessero essere bianche al 51%. MJ dovette pagare una multa di 5.000 dollari a partita, che Nike si accollò, godendo di un'attenzione imbattibile.